9 Settembre - 30 Ottobre 2009 Universal Language Queens College Art Center, New York, installazione site-specific
The Poetics of Transculture a cura di Tara Mathison
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10 Settembre presentazione del video Urban Lines vedi video
comunicato stampa
Alla riapertura, dopo un anno di pausa, il Queens College Art Center presenta The Poetics of Transculture—due installazioni site-specific degli artisti contemporanei Franca Marini, artista italiana e Nicos Alexiou poeta e artista greco-americano. Ciascun artista, ispirato dal linguaggio e dal luogo, ha creato uno spazio intimo che consente ai visitatori l'esperienza dei paralleli culturali di due installazioni intrecciate. Marini e Alexiou utilizzano le loro storie personali come veicoli per la creazione di un'arte che sviluppa nuovi linguaggi di scoperta e d'interpretazione.
Nella sua installazione, Universal Language, Marini utilizza fibre, fili, cera e pigmenti per creare una scultura site-specific che circonda interamente i 42 metri di circonferenza della galleria. L'opera a tecnica mista è stata ispirata dall'originale spazio del Queens College Art Center gallery, dall'importanza della lingua scritta per la conoscenza umana e dalla metafora dello spazio nelle biblioteche. "L'arte è uno strumento capace di creare un rapporto tra una dimensione inconscia, profonda ed il mondo esterno—capace di creare un legame, uno stato di risonanza con gli altri", dice la Marini. "Le Immagini artistiche sono rappresentazioni complesse. Maggiore il livello di elaborazione sia in termini di forma che di contenuto, maggiore sarà anche il valore artistico e con esso la loro potenza espressiva e di comunicazione".
Nella sua installazione, Universal Language, Marini utilizza fibre, fili, cera e pigmenti per creare una scultura site-specific che circonda interamente i 42 metri di circonferenza della galleria. L'opera a tecnica mista è stata ispirata dall'originale spazio del Queens College Art Center gallery, dall'importanza della lingua scritta per la conoscenza umana e dalla metafora dello spazio nelle biblioteche. "L'arte è uno strumento capace di creare un rapporto tra una dimensione inconscia, profonda ed il mondo esterno—capace di creare un legame, uno stato di risonanza con gli altri", dice la Marini. "Le Immagini artistiche sono rappresentazioni complesse. Maggiore il livello di elaborazione sia in termini di forma che di contenuto, maggiore sarà anche il valore artistico e con esso la loro potenza espressiva e di comunicazione".
Marini è un artista multimediale il cui lavoro gioca con la dimensione delle linee urbane, del paesaggio e della transcultura. Pittrice di formazione, è anche conosciuta per la sua estetica di collage scultoreo - utilizzando nel suo lavoro una vasta gamma di materiali, tra cui pittura, metallo, legno, tessuto, marmo e fili, non meno che per i suoi grandi quadri astratti. Universal Language è l'apice del lavoro della Marini in questi diversi media. Il suo video Urban Lines, che verrà proiettato il 10 settembre presso l' Art Center, coglie la natura fragile della transcultura attraverso collage visivi simili alla sua scultura.
Nata a Siena, Franca Marini ha studiato pittura presso il San Francisco Art Institute e l'Istituto Statale d'Arte Duccio di Buoninsegna di Siena e si è diplomata presso l' Accademia di Belle Arti di Firenze. Ha ricevuto borse di studio, "residencies" e sovvenzioni dalla New York Foundation for the Arts, il Buffalo State College SUNY, l'American University in Corciano (Perugia) e altre istituzioni. Ha esposto ampiamente in Italia e negli Stati Uniti ed il suo lavoro si trova in numerose collezioni di tutto il mondo. Attualmente insegna pittura presso il "Siena Program" del Buffalo State College e la Siena School for Liberal Arts.
In AΣTORIA in Poesia e Immagini // Exile-People-Places, Nicos Alexiou risponde alla ricca storia di Astoria, Queens, da lungo tempo "patria" della più grande comunità greca al di fuori della Grecia. Nella sua poesia scrive delle sue due patrie, usando sia l'inglese che il greco per esprimere l'identità greca in America. Riflettendo questa sensibilità bilingue di AΣTORIA, versioni delle poesie di Alexiou in greco ed in inglese sono installate sulle pareti della galleria. Le parole delle sue poesie scorrono intorno a dipinti, fotografie e sculture di artisti greco-americani, circondano lo spettatore mentre evocano un'identità transculturale: "Esilio / è uno dei più tristi destini / la circostanza dell'esilio / è una notte lunga e difficile...".
Nicos Alexiou ha studiato economia nella sua nativa Grecia prima di arrivare negli Stati Uniti nel 1960 per studiare sociologia. Dal 1990 insegna presso il Dipartimento di Sociologia ed il Center for Byzantine and Modern Greek Studies al Queens College. Autore di quattro libri di poesia, scrive anche di identità etnica, mass media e questioni riguardanti la comunità greco-americana.
La mostra è co-sponsorizzata dal Center for Byzantine and Modern Greek Studies del Queens College. È gratuita e aperta al pubblico. Documentazioni fotografiche, così come informazioni biografiche e di vendita sono disponibili su richiesta.
Il Queens College Art Center, fondato nel 1987, succede al Queens College Art Library Gallery fondato nel 1960. In più di 200 mostre fino ad oggi, l'Art Center ha presentato maestri come Alice Neel, Joseph Cornell ed Elizabeth Catlett e decine di artisti provenienti da tutto il mondo. Concentrandosi sulla programmazione moderna e contemporanea espressiva della migliore arte del nostro tempo, questo spazio espositivo presenta le opere di artisti emergenti ed affermati in diversi media. Le mostre dell'Art Center sostengono gli obiettivi educativi e culturali del Queens College. L'obiettivo comune del Queens College Art Center e del Godwin-Ternbach Museum at Queens College è quello di fornire i mezzi per sostenere e prendere parte ad una società democratica attraverso l'apprendimento, l'evoluzione ed il pensiero critico.