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20 gennaio – 10 febbraio 2009 franca marini urban lines Palazzo San Galgano, Siena, installazione site-specific
inaugurazione martedì 20 gennaio – ore 18,30
SanGalganoSquare rassegna d’arte contemporanea a cura di Massimo Bignardi
Università degli studi di Siena, Cattedra di Storia dell’Arte Contemporanea.
Patrocinio del Comune di Siena, Assessorato alla Cultura
coordinamento mostra e testo di presentazione di Esther Biancotti
mercoledì 21 gennaio - ore 14,30 – ore 14.30 proiezione video Urban Lines
Aula Cinema, Palazzo di Fieravecchia, via Roma 47
comunicato stampa
Martedì 20 gennaio alle ore 18,30, nel Palazzo di San Galgano sede della Facoltà di Lettere e Filosofia, sarà inaugurata la mostra franca marini urban lines, ulteriore proposta della rassegna SanGalganoSquare, curata da Massimo Bignardi e organizzata nell’ambito delle attività della Cattedra di Storia dell’Arte Contemporanea del corso di Laurea specialistica in Storia dell’Arte in collaborazione con la Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici e patrocinata dal Comune di Siena nel programma promosso dall’assessore alla cultura Marcello Flores.
Franca Marini, artista senese, dopo un lungo soggiorno newyorkese, torna ad esporre nella sua città con l’opera Urban Lines, una scultura creata appositamente per il chiostro del Palazzo di San Galgano e un video che sarà proiettato mercoledì 21 gennaio alle ore 14,30 in Aula Cinema del Palazzo di Fieravecchia. Entrambe le opere sono nate da una riflessione sulla metropoli statunitense che l’artista sviluppa con linguaggi diversi, quello plastico e quello dell’immagine in movimento.
“Una maggiore adesione e partecipazione al battito culturale vivo in città e nel suo territorio - rileva il Prof. Roberto Venuti, Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia -, è la misura di quanto l’Università si proietti ad essere, maggiormente, interlocutore accreditato, attento, disposto all’analisi e al confronto critico, misura della crescita di una rinnovata coscienza partecipativa”. La rassegna SanGalganoSquare, “con la mostra dedicata – precisa il prof. Massimo Bignardi – a Franca Marini orienta la sua attenzione a quanto oggi, nel campo delle arti plastiche avviene a Siena, offrendo la misura del nostro desiderio, degli studenti e mio, di rapportarci con la città, di vivere il suo quotidiano creativo”.
“La scultura Urban Lines – scrive Esther Biancotti nel testo di presentazione - è un’opera che si offre con una molteplicità di punti di vista, di prospettive, che chiede di essere attraversata dallo sguardo; un varco da superare, una ragnatela di fili brillanti che crea un ulteriore elemento in dialogo con lo spazio espositivo, non più rigido e vincolante bensì dinamico, mai univoco, soggetto a molteplici interpretazioni e primo stimolo nell’elaborazione dell’opera. Le forme si irradiano libere nello spazio, come radici di un mondo post-industriale riemerso dalle sue rovine, dettandone lo sviluppo compositivo: forme leggere, sospese, quasi d’impronta calderiana, ritornano alla base dopo aver raggiunto piani diversi, un movimento che dalla periferia si addensa verso il centro e da esso si allontana in un moto continuo.
Consequenziale è la scelta dei materiali utilizzati per la realizzazione della scultura: materiali industriali che ci parlano della città, su cui l’artista interviene con tagli, lacerazioni, bruciature e scritture con bombolette spray; materiali poveri, resi vivi da una fervida manualità, da una volontà di sperimentazione e di superamento dei rigidi schemi mentali. La matassa disomogenea evoca, attraverso il corpo plastico della scultura, la realtà urbana come un groviglio di relazioni sociali che si intrecciano casualmente tra di loro.
La stessa realtà sociale è lo spunto per l’ideazione del video Urban Lines: immagini rapide, veloci, frenetiche quasi rapite si alternano a elaborazioni computerizzate, a rendering di lavori precedenti, dove l’intersecarsi di linee e composizioni geometriche si sovrappone alle ramificazioni della scultura creando momenti di forte intensità emotiva. L’utilizzo abbondante e consapevole di ‘maschere video’ rende bene il senso di vuoto e spersonalizzazione che individua l’uomo qualunque che abita la grande metropoli: vuoto tradotto dalla giustapposizione di piani che si intrecciano e separano le figure, sovrapponendo ombre che si confondono e si perdono l’una nell’altra.
I rumori confusi della strada arricchiscono le partiture musicali appositamente composte per il video da Gianpaolo Cappelli & Car_Ma (Carlo Torrini e Maso Ricci). La musica segue l’andamento, ora concitato ora più soffuso, delle immagini: dai profili spezzati delle architetture e dei viali newyorkesi, animati dal frenetico movimento di una folla multirazziale fino alla quiete delle campagna toscana; una lenta progressione sonora sottolinea il finale del video su una panoramica di Roma, avvolta da un’atmosfera calda e umanizzata, filtrata da un occhio disilluso”.
organizzazione: Esther Biancotti, Irene Biolchini, Claudia Gennari, Silvia Giannassi, Valentina Landi, Silvia Leonardi, Antonio Locafaro, Sara Manetti, Martina Marolda, Marco Mascolo, Claudia Mennillo, Jacopo Rossi Napoli, Pasquale Ruocco, Stefania Santoro.