Donatella Coccoli
De-sign Modena, Lug - Set 2001, p. 40-41 ill
Linee, colori e forme potenti nella Grancia di Serre di Rapolano recuperata di recente e appena entrata nel circuito del Sistema Museale Senese.
Nello storico edificio infatti è allestita fino al 9 settembre l’esposizione di Franca Marini “Sogno di un nuovo mondo - opere recenti”. Prima mostra di arte contemporanea all’interno dello splendido edificio della Grancia e anche prima personale dell’artista nella sua terra, dopo numerose rassegne oltreoceano. Franca Marini, nata a Siena, ma formatasi artisticamente tra la Toscana e gli Stati Uniti (nel 1988 si è trasferita a San Francisco e poi nel’91 a New York) ha realizzato queste dieci tele appositamente per l’inaugurazione del museo che è avvenuta nel maggio scorso.
Dipinti ad olio, basati sulla linea e sul colore, i lavori esposti a Serre rappresentano un ulteriore passo in avanti nella ricerca dell’artista senese. “Rispetto alla serie di opere realizzate negli anni ’98-’99 - afferma Franca Marini - queste si distinguono per l’abbandono del disegno e per la loro natura improvvisata”.
Improvvisazione che non significa però casualità. Anzi. I quadri di Franca Marini presentano una ricerca sulla linea, che come dice la stessa artista è partita all’inizio del 2000 e che è visibile, concreta e coerente. Una ricerca che scava nel profondo per cogliere il “cuore” delle immagini. Il loro processo invisibile, il movimento. Una ricerca che dovrebbe impegnare qualsiasi artista che non voglia mai creare rappresentazioni piatte o banali.
E in “Sogno di un nuovo mondo” le opere di Franca Marini sono come pagine di un diario personalissimo che raccontano questo lavoro. Pagine-quadri fatte di colori potenti come il rosso e di linee nere in cui le forme nascono improvvisamente, quasi di sorpresa. Come se fosse la risposta ad uno stimolo che può essere solo un pensiero nuovo sull’uomo e sulle sue possibilità di linguaggio e di espressione.